Il DPR n. 137/2012, pubblicato sulla G.U. n. 189 del 14 agosto 2012, “Regolamento recante riforma degli ordinamenti professionali, a norma dell’art. 3, comma 5, del decreto-legge 13 agosto 2011, n. 138, convertito, con modificazioni, dalla legge 14 settembre 2011, n. 148” prevede nuove regole per tutte le professioni ordinistiche.
Il testo si compone di 14 articoli: i primi 8 (Capo I – artt. 1-8) riguardano disposizioni generali applicabili a tutte le professioni, mentre i successivi sono rivolti specificatamente a avvocati (Capo II – artt. 9 e 10) e notai (Capo III – art. 11), chiudono, poi, le disposizioni transitorie e finali (Capo IV – artt. 12-14).
Il regolamento si applica solo ai “professionisti”, in quanto esercenti una “professione regolamentata”, limitata a quell’attività, o insieme delle attività, riservate per espressa disposizione di legge o non riservate, il cui esercizio è consentito solo a seguito di iscrizione in Ordini o Collegi, quando l’iscrizione risulta subordinata al possesso di qualifiche professionali o all’accertamento di specifiche professionalità, e, in ogni caso, l’attività è esercitata con l’impiego di un titolo professionale il cui uso è riservato a chi possiede una qualifica professionale (art. 1 del DPR).
Le disposizioni generali regolano l’accesso e l’esercizio dell’attività professionale (art. 2), l’Albo unico nazionale (art. 3), la libera concorrenza e la pubblicità informativa (art. 4), l’obbligo di assicurazione (art. 5), il tirocinio per l’accesso (art. 6), la formazione continua (art. 7), le disposizioni sul procedimento disciplinare delle professioni regolamentate diverse da quelle sanitarie (art. 8).
Sulla formazione continua obbligatoria il DPR n. 137/12 da un lato ne lascia il pieno controllo agli ordini, dall’altro non fa altro che regolamentare ciò che già da tempo le professioni fanno con l’aggiornamento. Unica differenza, la previsione legislativa, e non più solo deontologica, ne aumenta l’importanza. L'impegno continuo di formazione da deontologico diventerà dunque, per tutti i professionisti, un dovere dettato da regole e da regolamenti ben definiti.